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Agevolazioni prima casa 2025: cos’è e come funziona l’alienazione biennale postuma
Se fino all’anno scorso si poteva usufruire dell’agevolazione “prima casa” su un nuovo acquisto solo se si vendeva l’immobile precedentemente acquistato – a titolo oneroso, per donazione o per successione e registrato come “prima casa” – entro un anno, dal 2025 la nuova legge di bilancio estende da uno a due anni il periodo di tempo concesso per l’alienazione di immobili preposseduti, già acquistati con il beneficio della c.d. prima casa.
Nel caso una persona acquisti – a titolo oneroso, per donazione o per successione – un’ulteriore abitazione destinata all’uso come “prima casa” (nel medesimo Comune dove già possiede un altro immobile registrato come “prima casa”) con la legge di bilancio 2025 non ha solo un anno di tempo, ma ben due anni per “alienare” (vendere) l’altro immobile per il quale, all’acquisto, beneficiò delle agevolazioni per l’acquisto dell’immobile poi registrato come “prima casa”.
È importante evidenziare che potranno beneficiarne non soltanto coloro che acquisteranno un immobile con le agevolazioni prima casa a partire dal 1° gennaio 2025, ma – si ritiene – anche coloro che abbiano già acquistato una prima casa nel 2024, ma per i quali alla data del 31 dicembre 2024 non sia ancora decorso il termine dei 365 giorni successivi alla data del rogito.

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