Bonus edilizi per il 2025: ecco tutte le novità!


Sono state fissate alcune novità in tema di detrazioni per i lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico ed energetico delle abitazioni dalla Legge di bilancio per il 2025: vediamole insieme.


Interventi di recupero del patrimonio edilizio

Detrazione Irpef per le spese di recupero del patrimonio edilizio (c.d. “bonus casa” – art. 16- bis del Tuir): è cambiata l’aliquota dell’agevolazione dal 1.1.2025; rimangono immutate le disposizioni riguardo alle modalità di fruizione.
La distinzione tra abitazione principale e non diventa rilevante: nel primo caso la detrazione è pari al 50%, mentre è al 36% per gli interventi su immobili diversi dall’abitazione principale. Le percentuali scenderanno rispettivamente al 36 e 30% per le spese che verranno effettuate nel 2026 e 2027.
Il limite massimo di spesa su cui calcolare l’agevolazione è di 96.000 euro per unità immobiliare, per tutte le ipotesi considerate ed appena descritte.

IMPORTANTE, nessun incentivo per il fossile! In attuazione della direttiva Ue 24.4.2024 n. 1275 (c.d. “Case green”), dall’1.1.2025 l’agevolazione in esame non è più utilizzabile per le spese di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili (compreso il metano). Le spese per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a combustibili fossili non godono più dell'”Ecobonus”.


Riduzione del rischio sismico e riqualificazione energetica

Ecobonus e Sismabonus: gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (Ecobonus) e per gli interventi volti alla riduzione del rischio sismico (Sismabonus), le aliquote della detrazione spettante vengono allineate a quelle previste per gli interventi di recupero edilizio.
Quindi l’aliquota è del 50% per le abitazioni principali per le spese che verranno sostenute nel 2025, mentre scende al 36% per quelle sostenute nel 2026 e 2027.
La quota è del 36% per le spese sostenute nel 2025 e del 30% per quelle sostenute nei due anni successivi, per gli immobili diversi dall’abitazione principale,.


Superbonus

Prevista la sola aliquota del 65% per il superbonus (salvo particolari e limitate fattispecie), a due condizioni:
1) Per le spese sostenute nel 2025, spetta in questo caso soltanto a condizione che alla data del 15.10.2024 risulti presentato il titolo abilitativo (Cila-S).
2) Per gli interventi effettuati dai condomìni, spetta solo nel caso in cui sia stata adottata la delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori.
3) Spese relative al 2023: si può scegliere di suddividere il superbonus maturato (del 90% o 110%, a seconda dei casi) in dieci quote annuali anziché nelle quattro previste dalla prima normativa. L’opzione si esercita mediante una dichiarazione dei redditi integrativa di quella trasmessa per il periodo d’imposta 2023 (730/2024 e REDDITI PF 2024, che dovevano essere presentate entro il 31.10.2024).


Bonus mobili

È prorogato il “bonus mobili”, con disciplina inalterata. L’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (con determinate caratteristiche), finalizzato all’arredo di una unità immobiliare oggetto di ristrutturazione, prevede una detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute anche nel 2025.


Bonus elettrodomestici

Il bene acquistato dev’essere a elevata efficienza energetica (non inferiore alla nuova classe energetica B)Il per avere ancora il contributo per l’acquisto di elettrodomestici; deve inoltre essere prodotto nel territorio dell’Unione europea, e va correttamente registrato il contestuale smaltimento dell’elettrodomestico vecchio.
il bonus spetta per l’acquisto di un solo elettrodomestico ed è pari al 30% del costo di acquisto e comunque non superiore a 100 euro (200 per nuclei familiari con Isee inferiore a 25.000 euro).



Vuoi saperne di più? Contattaci