Il 2024 sarà l’anno dei mutui a tasso fisso?

Perché il 2024 sarà l’anno dei mutui a tasso fisso? La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha annunciato che le prospettive per il costo del denaro sono in ribasso. Rispetto a poco più di un anno fa, quando i tassi fissi hanno raggiunto il massimo (parliamo di Ottobre 2023) la discesa rispetto al massimo di ottobre 2023 è evidente: anche i tassi variabili sono in lieve calo ed in prospettiva destinati a scendere.
È naturale quindi domandarsi se, nell’attuale situazione di mercato dei mutui, sia il caso di pensare a una surroga dei finanziamenti in corso. Il motivo sostanziale per cambiare è la ricerca di un tasso minore di quello che si paga con un finanziamento in corso. Tramite la surroga, ricordiamo, è consentito il passaggio ad un’altra banca, senza spese di istruttoria e notarili; la durata e la tipologia di ammortamento del nuovo mutuo (è possibile anche passare da fisso a variabile e viceversa) sono quindi diversi da quello che viene abbandonato. L’unico obbligo riguarda la cifra mutuata, che non può essere maggior del debito restante del vecchio mutuo.

È arrivato veramente il momento di chiedere una surroga del mutuo? Non c’è una risposta certa al 100%, ma bisogna valutare, di caso in caso, tenendo conto di una serie di fattori.


Noi de L’Affare, ne abbiamo individuati sostanzialmente quattro:

1) Prima di tutto va seguita la procedura di richiesta della surroga in banca.

2) Con l’Euribor (l’indice di riferimento dei mutui a tasso variabile) intorno al 4%, è ragionevole surrogare a tasso fisso piuttosto che far ricadere la scelta sul variabile.

3) L’Eurirs (l’indice di riferimento dei mutui a tasso fisso) è molto volatile: è un indice che va tenuto costantemente sotto controllo in questa specifica casistica.

4) Vista la previsione di un ribasso anche per i mutui a tasso variabile, bisogna considerare se la surroga può essere la scelta migliore in questa situazione: anche se i tassi rimanessero stabili, il mutuo avrebbe un andamento decrescente della rata, considerando inoltre che le previsioni sono per una decisa discesa dei tassi nel primo semestre 2024.


La surroga è quindi vantaggiosa?

Valutare una surroga da fisso a fisso è semplice, consistendo in un confronto fra la rata attuale con quella del nuovo mutuo (avendo però la certezza del valore del tasso). La surroga richiede però l’apertura di un nuovo conto corrente presso un altro istituto bancario; quindi, bisogna ben tenere presenti i costi del conto, che potrebbero essere superiori a quelli della precedente banca mutuaria. In questo caso c’è il rischio reale che il risparmio potrebbe rivelarsi nullo e quindi è bene prendere in considerazione di rimanere con l’istituto bancario attuale.



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