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Il futuro prossimo del territorio pisano fra urbanistica ed architettura: verso una nuova idea di città e provincia.
Con l’occasione della quinta biennale di architettura
(che si svolgerà dal 13 al 29 ottobre)
Pisa ripensa alla sostenibilità urbanistica con una nuova prospettiva
per la città e la provincia.
L’architettura e l’urbanistica possono e devono essere uno strumento per costruire e vivere nuovi equilibri sociali. Condivisione degli spazi, ripensamento della dimensione cittadina per una maggiore vivibilità del contesto urbano; tutto ciò andrà sicuramente ad impattare positivamente sulla questione abitativa, e quindi sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare pisano e sui principi che andranno a sostanziare anche la costruzione di nuove realtà immobiliari in grado di cogliere le trasformazioni in atto.
Marina di Pisa e Tirrenia saranno oggetto di un’interessante studio generale, con progetti e realizzazioni di uso pubblico, producendo cosi un piano consultabile e aggiornato, ma soprattutto a disposizione della collettività, al fine di avere un quadro d’insieme facilmente comprensibile e che riesca a far dialogare cittadinanza ed istituzioni.
L’amministrazione comunale potrà quindi confrontarsi a livello più ampio sulle politiche urbanistiche da attuare, non solo nel breve-medio periodo, ma per avere una visione di insieme delle scelte urbanistiche di qui ai prossimi quarant’ anni. Un percorso verso una prospettiva diversa di città, aperta alle necessità dei cittadini, con una migliore qualità del vivere e dell’abitare, con sempre maggiori spazi pubblici e verdi da condividere.
Un’urbanistica “buona” serve a migliorare la qualità della vita, aiutando a diminuire le distanze e integrare meglio la vita dei cittadini. Ripensare la progettualità per luoghi come Marina di Pisa e Tirrenia significa valorizzare l’identità locale, ma portando avanti una visione complessiva che integri e connetta le realtà del territorio.
La Biennale di Architettura di Pisa si è sempre dedicata alla città ed in particolare all’importanza dei suoi spazi pubblici; il verde come valore vitale all’interno di una città più “giusta”, inclusiva ed integrata.
L’architettura e l’urbanistica devono quindi dare il loro apporto per un nuovo equilibrio sociale, in una città maggiormente condivisa in cui ogni individuo possa disporre di possibilità e ambienti di vita di qualità, convergendo verso un piano immobiliare idoneo allo sviluppo del proprio futuro. La Biennale di Pisa porrà quindi al centro dell’attenzione l’aspetto del vivere insieme, visto come un bene collettivo.