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La classe energetica della casa: tutto quello che devi sapere
La classe energetica di un immobile è importante
per determinare non solo l’efficienza energetica del tuo immobile,
ma anche il suo valore per l’affitto e la vendita.
Classe energetica della casa: che cos’è ed a cosa serve
La classe energetica della casa è una certificazione che valuta e classifica il consumo di energia di un immobile, indicandone la capacità di utilizzarla in maniera ideale e sostenibile. Una classe bassa corrisponde a consumi energetici elevati, mentre una classe più alta consente un risparmio energetico, con benefici sia diretti (economici) sia indiretti (ambientali). Calcolare la classe energetica di una casa è obbligatorio, se si desidera vendere o affittare, oppure per la richiesta delle agevolazioni pubbliche per un intervento di ristrutturazione.
Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla certificazione energetica della casa, dal significato delle singole classi a come ottenere l’attestato energetico.
Le classi energetiche: quali sono e cosa dicono
Le classi vengono definite in base ad una scala che classifica i consumi in ordine crescente. Le lettere dell’alfabeto indicano i vari livelli, con l’aggiunta di numeri nel caso della classe A. Le classi in totale sono 10, dalla G (la peggiore) fino alla A4 (la migliore): G, F, E, D, C, B, A1, A2, A3 e A4.
Gli elementi presi in considerazione per determinare l’appartenenza ad una classe piuttosto che ad un’altra sono:
- I materiali adoperatiper la costruzione
- Le caratteristichedell’impianto di riscaldamento
- Il tipo di infissi (porte, finestre e via dicendo)
- Utilizzo di fonti di energia rinnovabile (pannelli solari, per esempio)
- Interventi migliorativi di ristrutturazionedell’immobile.
L’attestato di Prestazione Energetica: cos’è e cosa contiene
L’attestato di Prestazione Energetica (APE) indica la classe di appartenenza e viene rilasciato da un tecnico abilitato. L’APE contiene quindi tutte le caratteristiche di un edificio dal punto di vista energetico, inclusa la classe energetica cui l’immobile appartiene.
La prestazione energetica dell’immobile è espressa attraverso l’indice di prestazione energetica globale, non rinnovabile “EPgl, nren” che include per gli immobili residenziali:
- Climatizzazione estiva (EPc,nren)
- Climatizzazione invernale (EPh,nren)
- Produzione di acqua calda sanitaria (EPw,nren)
- Ventilazione (EPv,nren)
L’APE, Attestato di certificazione energetica, dev’essere allegato obbligatoriamente a tutti i contratti di compravendita, oltre che di locazione. Quindi, se devi comprare o vendere casa, è importantissimo che tu tenga ben presente qual è la classe energetica che le è stata assegnata.
Perché conviene posizionarsi in una classe energetica elevata
Ridurre al minimo lo spreco energetico significa non solo diminuire i consumi e quindi i costi quotidiani, ma anche rispettare l’ambiente. C’è un ulteriore vantaggio molto concreto: l’immobile aumenta di valore, poiché migliora la classe energetica assegnata, un parametro che contribuisce a far salire il prezzo sul mercato.
Gli elementi presi in considerazione per la classe, ma che non possono essere modificati sono:
- Collocazione geografica
- Esposizione ambientale
- Adiacenza ad altri edifici
Vediamo nello specifico i requisiti che contraddistinguono le classi energetiche, partendo dalla più bassa per arrivare alla più alta:
Classe energetica casa G
La classe G è ovviamente la meno efficiente; vi rientrano gli edifici post seconda guerra mondiale, dove la necessità primaria era costruire case economiche per una popolazione sempre più inurbata. Sono gli edifici degli anni cinquanta e sessanta, tra cui le case popolari anche di epoca pre-bellica.
Sostituzione degli infissi, la coibentazione dei muri ed un sistema di riscaldamento moderno sono gli interventi necessari per salire dall’ultima posizione disponibile.
Classe energetica casa F
In questa classe rientrano quegli edifici caratterizzati da costruzioni con materiali di scarso potere isolante, ma le cui proprietà principali dovevano essere solidità ed economicità.
In questa classe si trovano anche gli edifici storici di pregio.
Per passare ad una classe energetica più elevata, gli interventi caldeggiati sono la sostituzione degli infissi, l’uso di termostati intelligenti, l’isolamento delle pareti esterne e dei solai.
Classe energetica casa E
È la classe più diffusa del patrimonio immobiliare italiano, con impianti piuttosto datati di riscaldamento, ad esempio. Vi rientrano la maggior parte degli immobili costruiti negli anni ottanta e novanta. Per passare alla classe superiore bisogna ridurre i consumi di circa il 25% con interventi come un cappotto termico, sostituzione degli infissi e adozione di una nuova caldaia a condensazione.
Classe energetica casa D
In questa classe rientrano quasi tutti gli immobili (costruiti negli ultimi 15/20 anni) caratterizzati una discreta coibentazione del tetto e muri perimetrali spessi. Per salire di classe, si può installare una caldaia a condensazione unita a un riscaldamento a pavimento o montare sistemi di energia autonoma come un impianto fotovoltaico.
Classe energetica casa C
Alla Classe C appartengono edifici già evoluti, che presentano elementi particolari come l’utilizzo di valvole termostatiche o l’uso di una caldaia a condensazione. Per salire di classe è necessaria la sostituzione degli infissi o la realizzazione di un cappotto termico esterno.
Classe energetica casa B
Gli immobili di classe B presentano tutte le accortezze della classe C più le migliorie possibili nella parte esterna della casa come un cappotto termico per isolare l’edificio. Per fare il salto in classe A, è necessario installare sistemi come pannelli solari per la produzione di acqua calda a energia zero e pannelli fotovoltaici per produrre energia pulita.
Il caso della classe energetica più alta: A4
Un immobile in classe A4 deve presentare caratteristiche come:
Gli immobili di classe A1, A2, A3, e A4 si avvalgono di fonti rinnovabili come un impianto geotermico di riscaldamento, riducendo così anche le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale.