L’arbitrato: uno strumento rapido ed efficiente per risolvere le controversie immobiliari

L’arbitrato è utilizzato per risolvere le controversie e consente un notevole risparmio di tempo e denaro. Previsto dal codice di procedura civile e spesso usato in diritto societario, la Camera di Diritto Immobiliare ha deciso quindi di promuovere questa figura giuridica, che risulta praticamente inutilizzata nel diritto immobiliare.

L’obiettivo è quello di inserire una clausola arbitrale in tutti i contratti che hanno per oggetto il godimento di un immobile.

Cos’è l’arbitrato immobiliare?

L’arbitrato immobiliare è una soluzione alternativa per la risoluzione in forma privata delle controversie relative alle materia del diritto immobiliare.
Si tratta di un istituto previsto dal codice di procedura civile come metodo alternativo di risoluzione delle controversie, in materia civile e commerciale.

Quali sono i vantaggi dell’arbitrato?

I tempi rapidi di questa soluzione sono sicuramente l’arma vincente dell’arbitrato; tempi molto più rapidi rispetto a quelle di tribunale civile (normalmente fra 60 e 120 giorni) con costi prefissati e che non possono lievitare nel corso del tempo.
La sentenza espressa dall’arbitrato, il cosiddetto lodo arbitrale, è una sentenza a tutti gli effetti ed è vincolante per le parti. Per renderla esecutiva è obbligatorio depositarla nella cancelleria del Tribunale.

Il vantaggio maggiore lo si riscontra nelle controversie condominiali, dove i tempi rientrano nell’arco dei 6 mesi (con notevoli risparmi economici), risultando quindi utilissimo per gli amministratori di condominio.

Qual è la differenza tra arbitrato e mediazione?

L’arbitrato non è uno strumento atto a creare una mediazione tra le parti, con l’intento di trovare un accordo. L’arbitrato ha come obiettivo quello di pervenire a una soluzione “super partes” così, se le parti non dovessero trovare un accordo, la decisione vincola comunque le parti a rispettarla.