Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Bilancio 2025 che prevede la proroga del Bonus ristrutturazioni al 50% per tutto l’anno ma solo per le prime case. Per le seconde case la detrazione scende al 36%.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio per il 2025 e il triennio 2025-2027, con interventi per circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.
L’obiettivo delle misure è la riduzione della pressione fiscale e sostenere i redditi medio-bassi con risorse destinate anche al rinnovo dei contratti pubblici, al fondo sanitario e a sostegni per famiglie numerose.
Il Bonus Ristrutturazioni al 50%: dettagli e opportunità
È stato confermato per tutto il 2025 il Bonus Casa al 50% per gli interventi di ristrutturazione. La detrazione è limitata alle prime case, con un tetto di spesa massimo di 96.000€ spalmati in 10 anni.
Per le seconde case, dal 2025, il bonus ristrutturazione tornerà alla sua “versione base” con aliquota ridotta al 36% e un tetto di spesa di 48.000 euro.
Il Bonus ristrutturazione, prorogato alle condizioni più favorevoli per le abitazioni principali, permette di ottenere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
Per i lavori su parti comuni di edifici residenziali, è possibile detrarre anche le spese di manutenzione ordinaria, come il rinnovo di pavimenti, la tinteggiatura e il rifacimento degli impianti tecnologici.
L’accesso al bonus ristrutturazione al 50% è strettamente riservato alle prime case, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse pubbliche e contenimento dei costi, stimati in 600 milioni di euro. Per le seconde case, e per le prime a partire dal 2026 (salvo ulteriori proroghe), si prevede una diminuzione progressiva con aliquote in diminuzione dal 36% al 30% fino al 2033.
Via libera anche al bonus mobili per il 2025
La Legge di Bilancio ha confermato anche il bonus mobili per tutto il 2025 che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Nel 2024 il tetto massimo di spesa era fissato a 5.000 euro, vedremo se questa cifra sarà confermata.
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